Fritto di calamari

Pesce

Tempo di preparazione:
15 min.
Tempo di cottura:
2 min.
Difficoltà:
Facile.

Introduzione

Per il fritto di calamari si va dalla versione semplice (infarinati e buttati nell'olio) a tante altre più sofisticate.

Ad esempio invece che nella farina si potrebbero avvolgere nel mais, o in altri tipi di farinacei.

Merita di essere citata quello fatto con una pastella di maizena: molto leggero e delizioso! E' la ricetta che propongo.

Ingredienti

  • 600-800 g calamari (vanno bene anche quelli congelati) (la quantità dipende dai commensali)
  • 4 c maizena
  • olio di arachidi
  • sale


    Per la pastella
  • 2 c maizena
  • 1 c farina
  • acqua gasata molto fredda

Preparazione

  • Pulire i calamari eliminando la pelle esterna, le interiora ed il becco.
  • Togliere le alette e i ciuffi.
  • Affettare le sacche ad anelli di ca mezzo centimetro, e metterli in un sacchetto con una cucchiaiata di maizena.
  • In un altro sacchetto mettere i tentacoli e le alette tagliate a fettine, sempre con la maizena.
  • Scuotere i sacchetti e poi lasciare riposare in modo che si asciughino per bene.
  • Nel frattempo preparare una pastella con due cucchiai di maizena, uno di farina, e l'acqua gasata gelata.
  • Immergere i calamari nella pastella e mescolare bene.
  • Friggere quindi gli anelli per 50 secondi in olio bollente; le alette e i tentacoli per un minuto e mezzo.
  • Scolare il fritto su carta da cucina.
  • Salare ed eventualmente aggiungere un po’ di buccia di lime.
  • Servire caldo accompagnando ad esempio con una salsa agrodolce (vedi ad es la ricetta "Salsa agrodolce all'ananas) o una di proprio gradimento.

    Variante classica
    I calamari possono semplicemente essere fritti dopo averli infarinati. Anche in questo caso i calamari devono essere perfettamente asciutti altrimenti la farina non ce la fa ad attaccarsi.
    A livello di ingredienti sostituire la Maizena con una semplice farina bianca.
    Per quanto riguarda il procedimento è esattamente uguale a quello descritto in precedenza, ovviamente tralasciando la pastella.